Willy eroe nazionale, il sindaco Sanna scrive al Presidente della Repubblica e lo invita in città

Il sindaco Pierluigi Sanna ringrazia pubblicamente il presidente della Repubblica con una lunga lettera per aver concesso la medaglia d’oro al valor civile a Willy Monteiro Duarte. Il ragazzo assassinato la mattina del 6 settembre in largo Oberdan da quattro ragazzi di Artena che per fortuna ora sono nelle patrie galere.

Ancora dunque un nobile gesto che in qualche modo riscatta il sacrificio e l’onestà del giovane che Colleferro non dimenticherà mai. Intanto sotto il cedro hanno messo una stele di peperino con l’anno di nascita e di morte del ragazzo. Una stele spezzata ad indicare la vita spezzata, proprio davanti all’occhio di Willy disegnato sul muro del parcheggio di Via Garibaldi, che di notte sarà sempre illuminato che guarda offuscato quel maledetto luogo nella speranza che largo Oberdan diventi, come si legge nella missiva, una piazza bianca sempre illuminata in attesa del monumento al ragazzo.

Ma intanto vediamo cosa ha scritto il Sindaco Sanna, dopo il conferimento della medaglia d’oro. “Ho aspettato un certo numero di ore, tormentato dai miei dubbi e dal mio disgraziato carattere, prima di scrivere a proposito del conferimento a Willy della medaglia d’oro al Valor Civile da parte del Presidente Mattarella.

La paura era soprattutto quella di cadere nella retorica mancando di rispetto sia alla sua memoria sia ai suoi famigliari che ci hanno insegnato come si soffre dignitosamente, insegnandolo con l’esempio e facendoci capire che Willy era così grande perché proveniva da una famiglia così grande.

Non ho pubblicato ne lo farò il breve scambio epistolare tra me e la Presidenza della Repubblica, che rimarrà agli atti del comune. Spero solo che, finito questo maledetto Covid, il Presidente Mattarella possa ricevere una delegazione delle nostre scuole come gli ho rispettosamente chiesto, perché è solamente dalle scuole che possiamo ripartire.

Credo si possa ancora fare molto. Per questo ho deciso di scrivere e non tacere come avevo pensato ieri sera; perché senza retorica è fondamentale e necessario coltivare la memoria. Anche in questo senso penso che il Presidente Mattarella abbia inteso il conferimento di una onorificenza così nobile.

La memoria necessaria a non rendere vano il sacrificio di Willy, la memoria necessaria a non far sentire soli i testimoni nel processo ne ora ne tra anni, la memoria necessaria alla famiglia che ha perso un così grande dono ed in essa si rifugia, la memoria necessaria alle comunità per non commettere nuovi errori ed imparare da quelli commessi.

L’esempio! Questione alta e nobile alla quale il Presidente fa riferimento; l’esempio che nei confronti dei giovani vale più di mille lezioni. Impariamo, il Presidente ci indica questa strada quando parla di Willy come esempio.

Impariamo ad essere donne e uomini coraggiosi e cittadini per bene, impariamo a non voltarci mai dall’altra parte, impariamo che la generosità non è un difetto, impariamo che l’altruismo non è una debolezza, impariamo a coltivare la memoria dei fatti che accadono perché sarà come avere in mano una torcia sempre accesa nei momenti bui del sentiero della nostra vita.

Faremo una piazza bianca intorno al grande cedro, sarà bellissima e lucente anche tra cento anni; erigeremo un monumento dinanzi al quale si potrà riflettere fermandosi un poco, e ricordare che tutti abbiamo da imparare da Willy e tutti abbiamo il dovere di ricordare quello che gli è accaduto affinché non si ripeta mai più! Mai più! Mai più! . Sara Zangrilli

Dal campo di calcio di Paliano, ad un mese dalla morte, arriva anche questa struggente poesia

Io, Willy Monteiro Duarte./Da qui vi saluto. Dal campo sportivo/Dove giocavo e quel gioco rivivo/Ora comincio, una nuova partita/Con altra squadra, cambiata è la vita./Ormai sono stella che vedete brillare/ Quella più bella che è riuscita a dribblare/Il cielo, la terra, il sole e la luna/Voi vedo nel campo, Io sono in tribuna./Una partita l’ho persa, vestito di bianco,/Il 6 settembre, contro quel branco/Che, gamba tesa e senza rispetto,/Colpiva nel cuore, nel volto e nel petto./A Colleferro davanti ai compagni/Giocavo in difesa colpito dai pugni;/Poca luce, era scuro, si giocava col fuoco/E nessuno fischiava la fine del gioco.Ho perso l’incontro ma non il sorriso/Che è nella foto, che mostra il mio viso. /Non voglio vendetta, e neanche vorrei /Dare ai lor genitori , il dolore dei miei.   Paliano 12-09-2020/F.to Willy

Carissimo Willy. Non hanno segnato!/Nessun tiro partito in porta è arrivato./Hai intercettato il pallone, /Doppio passo con finta,/Loro per terra./E TU, Grande campione,/La partita l’hai vinta!/f.to I tuoi tifosi.

Speriamo che il sacrificio di Willy cambi in meglio i nostri ragazzi perché non vogliamo che venga mai applicato il nuovo decreto Willy che ha portato ad un inasprimento delle pene per i ragazzi violenti che frequentano i locali Pubblici.

Giancarlo Flavi

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